Un verbo può collegare i complementi in differenti modi.
In portoghese come in italiano, il complemento oggetto diretto / accusativo si collega al verbo senza bisogno di una preposizione. Se questo oggetto diretto viene sostituito da un pronome, anche quest'ultimo deve essere all'accusativo. In portoghese non esiste, se tralasciamo il caso descritto in 10.2, un accusativo preposizionale come quello spagnolo. Funziona come in italiano.
Oggetto diretto come sostantivo o pronome
Eu vejo Maria.
Vedo Maria.
Eu a vejo.
La vedo.
L'oggetto indiretto (dativo) viene introdotto dalla preposizione "a". Se l'oggetto è un pronome sarà, ovviamente, un pronome in dativo. (Ciò funziona soltanto se l'oggetto è una persona; se non lo è, si deve usare la costruzione a + pronome dimostrativo.)
Oggetto indiretto come sostantivo o pronome
Vou fazer uma proposta aos homens.
Farò una proposta agli uomini.
Vou lhes fazer uma proposta.
Vou fazer uma proposta a eles.
Le farò una proposta.
Soltanto se il complemento non è introdotto da una preposizione o è introdotto dalla preposizione "a" abbiamo un "caso": si tratta di un accusativo se il complemento viene aggiunto senza preposizione e di un oggetto indiretto (dativo), se viene introdotto dalla preposizione "a". Soltanto in questi due casi c'è anche un pronome corrispondente. (Quando il verbo si collega al complemento con qualsiasi altra preposizione, per esempio "di" (es: abbiamo parlato di questo argomento), o "con" (es: sto parlando con Maria), si parla di oggetti preposizionali.)
Ci sono moltissime preposizioni per introdurre i diversi complementi o collegarli ai verbi.
Lui pensa a noi.
Parlano di lui.
Lo faccio per te.
Lo ha fatto per lui.
Poiché non c'è un pronome che corrisponda a "per lui, con lui, su lei, senza voi" ecc. si usano, sia in italiano che in portoghese, i pronomi tonici.
Lo faccio per te. => non: Lo faccio per ti.
Parlano di me. => non: Parlano di io.
Si potrebbe sostenere che questo non sia molto logico. Se la preposizione in questione è "a", si parla di oggetto indiretto, cioè dativo, che è un caso grammaticale. Se la preposizione è un'altra parliamo di oggetto preposizionale. Si potrebbe dire che sono tutti oggetti preposizionali. Ciò che giustifica il parlare di casi è il fatto che per i pronomi atoni esistono quattro casi, cfr. 6.1.1. "Do la chiave a Maria" può essere sostituito da "le do la chiave" e "le" è oggetto indiretto / dativo; si può dire che la preposizione "a" serva per formare il dativo.
Nei libri di testo scritti da brasiliani viene operata un'altra suddivisione. Tutti i verbi che reggono un complemento preposizionale, tra cui anche i quelli che collegano un complemento con la preposizione "a", sono detti verbos transitivos indiretos; quelli che si legano al complemento senza bisogno di preposizione, sono detti verbos transitivos diretos.
Verbos transitivos diretos
comer
Comem o bolo <=> Mangiano la torta.
Verbos transitivos indiretos
acreditar em
Acredita nela <=> Crede in lei.
falar sobre
Falaram sobre n�s <=> Parlano di noi.
brigar com
Brigou com voc�s <=> Litigò con voi.
agradar a
� imposs�vel agradar a todos <=> È impossibile piacere a tutti.
I verbi che reggono il dativo e che collegano il complemento con la preposizione "a" appartengono pertanto allo stesso gruppo che i quelli che collegano il complemento con qualsiasi altra preposizione. Si può considerare ciò come qualcosa di raffinato o meno, a seconda di come si vede la questione.
Dato che esistono pronomi in dativo, quest'ultimo può essere considerato come qualcosa di particolare e non semplicemente un oggetto preposizionale qualsiasi. Se si chiama oggetto indiretto qualsiasi oggetto collegato con una preposizione, il dativo come categoria grammaticale scompare. (Come già succede in inglese, poiché non si distingue tra oggetto diretto e oggetto indiretto nemmeno per i pronomi, "I see him" <=> "I give him the book"; si parla semplicemente di "object pronouns".) Questo può diventare un problema da un punto di vista didattico, perché se tralasciamo l'inglese, tutte le lingue distinguono tra accusativo e dativo nei pronomi. Se questa distinzione non viene più fatta, diventa difficile di spiegare la logica di altre lingue straniere.
Meno problematica è la nozione di "verbos transitivos diretos e indiretos". Con questa nozione ci si riferisce ai verbi che hanno sempre due oggetti: uno si collega senza preposizione (accusativo) mentre l'altro è retto da una preposizione.
Verbos transitivos diretos e indiretos
oferecer uma coisa a alguém
O garoto ofereceu um livro ao colega <=> Il ragazzo ha dato un libro al suo compagno.
Il verbo dare richiede sempre due oggetti. "Il ragazzo da' il libro" non significa niente, o meglio, manca un'informazione centrale e nemmeno la frase "il ragazzo da' al suo compagno" è una frase completa.
La nozione "verbos intransitivos" corrisponde a quella di verbi intransitivi in italiano. Sono i verbi che non reggono il complemento oggetto.
Eu vou. <=> Io vado.
Da una prospettiva più filosofica ci si potrebbe chiedere, perché il dativo non sia stato ancora completamente eliminato, anche nei pronomi, come è successo in inglese e in persa.
I verbi possono collegare complementi con "com" (significato fondamentale: con), "de" (significato fondamentale: di), "por" (significato fondamentale: per), "em" (significato fondamentale: in), "sobre" (significato fondamentale: sopra). Molto spesso il significato fondamentale è completamente annullato e la preposizione semanticamente svuotata. In portoghese si pensa "in" qualcuno, "Penso nela" <=> "Penso a lei"(Nela = em + ela, cfr. 6.1.3.). "In" non è semanticamente motivato. In teoria potremmo pensare in, a, sopra, di qualcuno: non c'è una preposizione migliore di un'altra.
Verbi che reggono la preposizione "com"
Simpatizo com os que condenam os pol�ticos que governam para uma minoria privilegiada.
Io simpatizzo per quelli che condannano i politici che governano per una minoranza privilegiata.
Antipatizo com meu professor de Hist�ria.
Non mi piace il mio professore di storia.
O diretor concordou com as propostas.
Il direttore approvò le proposte.
Verbi che reggono la preposizione "em"
A modernidade verdadeira consiste em direitos iguais para todos.
La modernità reale consiste in diritti uguali per tutti.
Eu acredito em voc�!
Credo in te!
Quando estava no colegial, sobressa�a em todas as mat�rias.
Quando era a scuola eccelleva in tutte le materie.
Acredito em anjos.
Io credo negli angeli.
Verbi che reggono la preposizione "a"
Eu agradeci o convite ao diretor.
Ringrazio il direttore per l'invito.
Minha m�e deu uma boneca � minha irm�.
Mia madre regala una bambola a mia sorella.
Dedico meu tempo aos que precisam.
Dedico il mio tempo a coloro che ne hanno bisogno.
Verbi che reggono la preposizione "de"
A empresa precisa de mim.
La ditta ha bisogno di me.
Eu gosto de leite com chocolate.
Mi piace il latte con il cioccolato.
Ela n�o se lembrou do meu nome.
Non si ricorda il mio nome.
Este � o funcion�rio de quem voc� reclamou.
Ecco l'impiegato del quale lei si è lamentato.
Verbi che reggono la preposizione "para"
Estamos torcendo para voc� conseguir seu intento.
Ti sosteniamo nella realizzazione dei tuoi obiettivi.
Ele contava muitas mentiras para a fam�lia.
Lei raccontava molte bugie alla sua famiglia.
Verbi che reggono la preposizione "com"
N�o concordamos com voc�.
Non siamo d'accordo con te.
Ele falou com ela.
Parlava con lei.
Sempre simpatizei com ela, mas antipatizo com o irm�o dela.
Lei l'ho sempre considerata simpatica, ma non mi piace sua sorella.